venerdì 27 agosto 2010

La panchina (2) e la favola di Yamir

Qualcuno penserà che sto andando fuori di testa, l'ho già messo in cantiere. Non mi importa. Poichè resto sempre dell'idea che il caso non esiste o meglio che le cose che succedono (anche per casualità) hanno comunque un senso vi racconto cosa mi è successo questa mattina andando al lavoro, dopo il post di ieri sera.
Vecchioni mi piace da sempre, ho tantissimi CD, mi piace in ogni salsa. Ieri rovistando in auto ho tirato fuori un vecchio CD che avrò ascoltato 1000 volte e l'ho messo sul lettore. Stamattina, partita da casa, il CD riprende la sua musica. Tra le canzoni c'è La stazione di Zima, (che meriterebbe un post tutto suo) bellissima ma estremamente profonda e un po' "triste" per certi versi.... sentita le solite 1000 volte..... ebbene alla fine della canzone Vecchioni legge questa storia che è sempre stata sul CD, sempre di seguito alla canzone e che quindi ha attraversato le mie orecchie almeno le solite 1000 volte. E' questa:



La favola di Yamir Youssef (da R.Vecchioni - La Stazione di Zima)

Yamir Youssef viveva al Il Cairo, e tutte le notti faceva lo stesso sogno: sognava un uomo, tutto bagnato, che si toglieva una moneta di bocca e gli diceva: - Yamir, la tua fortuna è a Teheran. Tu devi partire, e andare a Teheran. Una settimana, un mese un anno sempre lo stesso sogno, finalmente Yamir prese il fagottino e partì.
Arrivò a Teheran sull’imbrunire, nello stesso momento in cui nella piazza dove si trovava arrivavano dei briganti. I briganti rapinarono tutti, lasciarono tre o quattro morti in giro e scapparono. Quando giunse la polizia c’era solo Yamir, come un fesso, in mezzo alla piazza. La polizia lo arrestò, lo prese a legnate per tre giorni, gli fece perdere 18 kg, e dopo una settimana arrivò il capitano per interrogarlo. Yamir gli disse: - è colpa del sogno. Il capitano lo guardò ridendo e gli disse:- Yamir! Ma tu non devi credere ai sogni: i sogni sono delle falsità, delle bugie…pensa che io è un anno che sogno un giardino con una meridiana, e dietro la meridiana un pozzo, e dietro il pozzo un cespuglio, e dietro il cespuglio un immenso tesoro. Se avessi creduto a quel sogno sarei partito a cercarlo, invece no: è una gran puttanata, non devi pensarci. Ti vedo molto male: adesso ti faccio curare e poi ritorni a casa.Infatti, dopo una settimana Yamir, un po’ ritemprato tornò a casa. Andò subito nel suo giardino, e passò la meridiana, passò il pozzo, passò il cespuglio e trovò il tesoro.“
Voi pensate... che a tutti noi non sia successo o capiterà, come Yamir, di inseguire un sogno, un'idea, di affrontare un periodo nero e alla fine - in un modo inaspettato, o dietro una meridiana, un pozzo, un cespuglio (che sono sempre stati lì a portata di mano) trovare il vero tesoro??
Io sono convinta di si.

4 commenti:

  1. Certo che si mia cara! io ne sono fermamente convinta!
    e non pensare di essere pazza o di stare li li per diventarlo, semplicemente siamo molto piu' sensibili e un tantinello piu' "profonde" di tanti altri...smackkkkkkkkkkk

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  2. Grazie mille per aver condiviso e se questa è pazzia..sia benvenuta!

    buonissima giornata :-)

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  3. è un pò come la storia de "l'alchimista" di Cohelo. a volte la tua fortuna è a portata di mano e bisogna comunque fare un percorso faticoso per riuscire a riconoscerla. penso che tutto faccia parte del gioco e della nostra crescita interiore.

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  4. sai che non conoscevo questa storia?
    grazie per averla condivisa!
    un bacio e ovviamneto condivido
    la vera ricchezza è sotto gli occhi ma a volte è difficile da notare--!

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Chi passa di qui scrive...(purtroppo ho dovuto togliere la possibilità per gli anonimi a causa di troppo spam...)